Non solo Codice della Strada e rispetto delle regole, adesso i quiz per la patente comprendono anche una valutazione dello stato mentale ed emotivo del futuro automobilista. Scopriamo insieme tutti i dettagli!
Come ben saprete, dallo scorso 1º giugno 2016, sono cambiati i quiz per la patente. Con la circolare del 21 gennaio 2016, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha, infatti, introdotto 54 nuovi quiz: 26 a risposta vera e 28 a risposta falsa. Tra le importanti novità introdotte c’è la valutazione dell’esaminato in materia di sicurezza stradale, con domande specifiche per analizzare le prestazioni del futuro conducente quando è in stato di stress psico – fisico.
Sicurezza stradale: la nuova sfida dell’esame patente
All’origine del 90% degli incidenti stradali c’è il fattore emotivo, che condiziona l’automobilista nelle sue prestazioni alla guida, con conseguenze talvolta drammatiche. Riuscire a riconoscere e controllare i propri limiti riguardo alla propria capacità di reazione, rispetto a un imminente pericolo o una distrazione improvvisa, potrebbe abbattere drasticamente il rischio di commettere o subire un sinistro; evitando un possibile omicidio stradale. E’ proprio questa la sfida che gli organi competenti hanno lanciato all’universo della patente. Tra i criteri di valutazione del nuovo esame teorico c’è una parte dedicata alla psicologia: per superare la prova bisogna, infatti, rispondere a domande che analizzano attenzione, percezione e capacità di controllo del rischio in situazioni di stress.
Quali tematiche nei nuovi quiz patente
I nuovi 54 quesiti vertono su diverse tematiche, dalla sensibilizzazione del conducente nei confronti del pericolo che deriva dall’influenza di ansia e stress, alla condotta del veicolo in stato di alterazione psicofisica; quest’ultima dovuta ad un tasso alcolemico elevato o all’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope, spesso causa di incidenti stradali. Altri importanti temi di valutazione riguardano le prestazioni del futuro automobilista sia quando si guida con lo smartphone in una mano o con altri dispositivi mobili, sia quando lo stesso indossa l’auricolare; poiché anche in quest’ultimo caso l’attenzione non è elevata al 100%.
Come è cambiato l’esame patente
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha aggiornato le banche dati, dalle quali sono estratti i quesiti, che compongono la specifica scheda di verifica dell’esame teorico. Per quanto riguarda l’esame pratico della patente e l’esercizio alla guida c’è più attenzione: verso la sicurezza stradale, riguardo alla serenità al volante e rispetto al pieno controllo del veicolo.
Tante sono le modifiche apportate, ma riguardano soprattutto la prova teorica dei quiz. I nuovi quesiti sono stati, infatti, integrati con i questionari dell’esame teorico per il conseguimento della patente di guida delle categorie A1, A2, A, B1, B e BE.
Quali Quiz per il nuovo esame patente
I nuovi quesiti sono divisi in due grandi insiemi: 26 quiz prevedono risposta Vera, i restanti 28 risposta Falsa, per il totale di 54. In realtà l’esame teorico della patente, ampliato nei suoi contenuti, non è cambiato rispetto al numero di domande, che resta comunque lo stesso. I quiz che compongono la scheda d’esame, nonostante tocchino attualmente anche nuove e differenti tematiche, restano 40.
Perché l’aspetto psico-fisico è importante al volante?
Riuscire a velocizzare “i tempi di reazione rispetto a un pericolo improvviso”, ovvero quell’intervallo temporale che comprende la comparsa dello stimolo (come un’auto che inchioda) e la risposta allo stesso, attraverso un’azione (come una frenata), è di fondamentale importanza. Se siamo angosciati, stanchi e sovrappensiero, guidare diventa rischioso. Di fronte a qualsiasi evenienza, in pochi secondi, l’automobilista dovrebbe rilevare il possibile pericolo, presente nel suo campo visivo, e scegliere l’opportuna strategia di azione con lucidità e fermezza. Se uno di questi passaggi fallisce, perché siamo stressati e dunque non lucidi, si manifesta l’incidente stradale, poiché non riusciamo a evitarlo, o a capire come farlo in tempo.
Quando diminuiscono i riflessi al volante
Come è facile immaginare, i riflessi al volante diminuiscono: in caso di stanchezza dopo molte ore di guida o nelle afose e assolate giornate estive; in caso di assunzione di alcolici, sostanze stupefacenti e/o psicofarmaci, e in caso di stati d’angoscia e stress. Per evitare un pericoloso colpo di sonno, per esempio, appena sentita la stanchezza/spossatezza, è molto meglio fermarsi e cercare di riprendere a guidare solo quando ci si sente energici. Nel caso di stato di ebbrezza, non risulta che bevande contenenti caffeina possano attenuare gli effetti dell’alcool, ma inducano comunque ad uno stato di incertezza e confusione del soggetto, quindi ad un probabile aumento del numero di errori alla guida.
Tecniche per migliorare i riflessi alla guida
Ecco qualche consiglio per allenare i vostri riflessi al volante e nelle azioni quotidiane:
- camminate e/o correte scegliendo percorsi che prevedano ostacoli da evitare. Il vostro corpo, il vostro cervello e i vostri piedi dovranno reagire agli imprevisti ostacoli naturali e fisici e questo vi tornerà utile in caso di frenate improvvise;
- esercitatevi con una palla rimbalzante di gomma, che sobbalzando prende traiettorie improbabili e direzioni imprevedibili. Sarà un ottimo antistress, e in più potrete allenare la visione periferica e i riflessi strettamente muscolari;
- avere equilibrio migliora i riflessi, fate dunque degli esercizi semplici, anche a occhi chiusi. Potete alzare una gamba, cercando di restare in equilibrio sull’altra per qualche minuto. Questo esercizio rafforzerà le caviglie ed il selfcontrol del vostro corpo, entrambi fondamentali alla guida;
- cercate di essere più attenti alla guida. Avere consapevolezza dell’ambiente che vi circonda, vi aiuterà a notare più cose nella stessa visione, a percepire più velocemente i mutamenti sulla strada e a reagire ad essi con più prontezza.
Tutto il piacere del viaggio
L’arrivo della componente psicologia nei criteri di valutazione dell’esame per la patente è un’importante punto di arrivo per il tortuoso percorso della sicurezza stradale. Aldilà dei timori che il nuovo esame di guida può portare, la presa di coscienza da parte del futuro conducente, delle molteplici complicazioni che una sua condotta irresponsabile o non consapevole al volante, può provocare, è un grande passo avanti. Senza contare che riuscire a gestire lo stress al volante, con serenità e padronanza del mezzo, non solo aiuta a superare l’esame patente, ma a godersi al meglio tutto il piacere della guida.
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