Multe salate, ritiro della patente e possibile sequestro dello smartphone. Il Governo lancia la campagna comunicativa di sensibilizzazione alla guida sicura #sullabuonastrada prevedendo pene molto più severe per gli chi guida mentre parla al cellulare senza l’uso degli adeguati auricolari.
Il disegno di legge riguardante il reato di omicidio stradale e le lesioni personali stradali, approvato lo scorso 2 marzo 2016, è stato solo il primo passo verso un più rigido controllo della sicurezza stradale. L’Asaps e dodici testate ciclistiche chiedono al Governo un atto decisivo per contrastare l’uso del cellulare alla guida e tutte le sue drammatiche conseguenze; agganciandosi a pieno titolo alla campagna comunicativa di sensibilizzazione #sullabuonastrada lanciata lo scorso 22 marzo dal Ministero delle Infrastrutture.
Cellulare al volante, pericolo costante!
L’utilizzo del cellulare al volante senza viva voce o auricolare è purtroppo un fenomeno diffusissimo. Secondo diversi studi il rischio d’incidente stradale, per chi utilizza il telefono durante la guida, è fino a 4 volte superiore rispetto a chi non ne fa uso. I dati raccolti hanno una rilevanza scientifica indiscutibile e le variazioni del Codice della Strada parlano chiaro: è severamente vietato usare cellulari o smartphone alla guida, anche per mandare sms (articolo 173 del Codice stradale). In particolare si può telefonare solo usando l’auricolare, e i trasgressori di questa norma sono soggetti a sanzione amministrativa e decurtazione dei punti patente; alle quali si aggiunge la sospensione della stessa da 1 a 3 mesi qualora nel corso di un biennio venga ripetuta l’infrazione.
I costi della guida con lo smartphone
In Italia, lo scorso anno sono state quasi sessanta mila le multe per uso di cellulare alla guida e il numero sembra destinato a crescere. I casi e le pene previste dalla normativa sono chiari, secondo il comma 2 e 3 bis dell’articolo 173 del CdS, chi usa il cellulare al volante senza dispositivi idonei alla guida sicura è punito con:
- una sanzione amministrativa che va da 161 a 646 euro;
- la decurtazione di 5 punti patente;
- la sospensione della patente da 1 a 3 mesi qualora l’infrazione sia ripetuta in un biennio.
Guidare sulla buona strada si può
La nuova campagna di comunicazione e sensibilizzazione sulla sicurezza stradale “Sulla buona strada” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Direzione Generale per la Sicurezza Stradale e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, si rivolge a tutti gli utenti della strada. Cinque spot sulle principali cause d’incidenti mortali dovuti ai comportamenti imprudenti, mirano a mantenere alto il livello di attenzione degli automobilisti; aumentando al contempo l’informazione sulla pericolosità di alcune cattive consuetudini (uso cellulare al volante, guidare da ubriachi…), sui rischi connessi all’uso dei veicoli e sull’importanza del rispetto delle norme del Codice stradale.
Incidente stradale: i numeri
Nel primo semestre del 2015 i dati indicano un’inversione del trend di diminuzione della mortalità in atto dal 2001 con un aumento dell’1,0 % del numero delle vittime, mentre confermano una diminuzione degli incidenti (-2,9%) e dei feriti (-3,8%). Nello specifico, fra i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni l’incidente stradale è la principale causa di morte.
L’incremento del numero delle vittime purtroppo si riscontra anche in Paesi europei come Francia, Germania e Gran Bretagna: nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale. Solo nei primi due mesi del 2016, l’Asaps registra in Italia 160 episodi di pirateria stradale con 18 morti a seguito. Rileviamo invece che il “Programma Europeo di azione per la sicurezza stradale 2011-2020” prevede entro il 2020, il dimezzamento del numero dei morti sulle strade, e una diminuzione dei feriti gravi fissata a livello internazionale.
Il reato di omicidio stradale
Come già riportato, lo scorso 2 marzo il Senato ha approvato definitivamente la normativa specificamente dedicata agli eventi lesivi derivanti dalla circolazione su strada. Nello specifico, il reato di omicidio stradale si attua quando si provoca un incidente che causa la morte di una o più persone guidando in stato di ebbrezza, sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti, o a causa di specifiche infrazioni del Codice stradale, tra i quali l’uso del cellulare alla guida. Pene previste da due a 12 anni di reclusione, arrivando a 18 per i casi più gravi, arresto in flagranza di reato obbligatorio e pesanti punizioni anche per chi causa incidenti con soli feriti.
Essere prudenti al volante salva la vita
Con la nuova legge il delitto di omicidio stradale (articolo 589-bis) diventa penale e punisce gli autori di comportamenti stradali connotati da imprudenza, anche nel caso di lesioni personali stradali gravi o meno. Tra i comportamenti connotati da imprudenza ci sono:
- guida con il cellulare senza l’uso degli adeguati auricolari;
- superamento dei limiti di velocità di almeno 50 km/h sulle strade extraurbane;
- passaggio a un incrocio con semaforo rosso;
- superamento del limite del doppio nelle strade urbane;
- sorpasso in punti pericolosi;
- inversione di marcia in prossimità o in corrispondenza d’intersezioni, curve o dossi;
- guida contromano.
Quando guidi, datti una regolata!
Attraverso Twitter con l’hashtag #qualebuonastrada, ben dodici testate ciclistiche chiedono al governo un’azione risoluta per contrastare l’uso del cellulare alla guida, collegandosi allo slogan scelto dalla campagna comunicativa del ministero delle Infrastrutture #sullabuonastrada. L’iniziativa è promossa da Bikeitalia.it, Lifeintravel.it,Viagginbici.com, Cyclinside.it, Bicilive.it, Rivista BC, Ciclismo.it, Bikelive.it, MTB-mag.com, BDC-mag.com, Bike Channel e Tuttobici. Gli organizzatori rilevano come il 28% degli incidenti stradali siano causati dall’alta velocità e/o dalle distrazioni alla guida, tra le quali l’uso del cellulare al volante. Nel corso dell’ultimo anno 273 ciclisti hanno perso la vita sulle strade italiane (+8,8%), a questi bisogna aggiungere 62 bambini uccisi e 12.217 bimbi feriti nella fascia di età tra gli 0 e i 14 anni, con un aumento spaventoso del 27,3% per la fascia di età tra i 5 e i 9 anni.
Se guidi con il cellulare: sequestro del telefonino per un mese e ritiro della patente
A chiedere pene più severe e controlli mirati, per chi telefona con il cellulare mentre guida, privo di viva voce e/o auricolare, anche l’Asaps, l’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale. La stessa lancia una proposta-ricetta per contrastare il diffondersi dell’uso del cellulare in auto: sequestro del cellulare per un mese, ai fini del temporaneo ‘fermo amministrativo’, e ritiro immediato della patente, alla prima violazione.
Queste misure appaiono a più voci esagerate, ma evidenziano quanto sia difficile contrastare certe cattive consuetudini. Rileviamo che si potrebbe parlare tranquillamente al cellulare usando gli idonei dispositivi compatibili con la guida sicura: il viva voce e/o l’auricolare.
Riflettendoci, la guida sicura è anche più piacevole e meno stressante: l’uso del viva voce e/o dell’ auricolare, riduce i danni provocati dalle onde elettromagnetiche dei telefonini e l’ansia di dover tenere con una mano lo smartphone e con l’altra il volante… per non parlare del fatto che potrebbe salvare la vostra vita e quella degli altri utenti della strada.
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