Che sia nuova, usata o a km zero, al momento dell’acquisto della prima auto e con il relativo passaggio di proprietà scatta l’obbligo legale di assicurare il veicolo con una RC, in modo da risarcire possibili danni arrecati a cose o persone per incidente provocato o meno dal conducente. L’offerta è molto ampia, con condizioni vantaggiose anche per i neopatentati. Se in passato, infatti, stipulare un contratto assicurativo per la prima auto aveva costi proibitivi, oggi grazie alla Legge Bersani e alle soluzioni proposte dalle diverse compagnie è possibile trovare soluzioni più economiche.
Nel preventivo per l’assicurazione intervengono tre fattori che condizionano l’ammontare del premio:
- Classe Universale o CU, calcolata su una scala da 1 a 18. I neopatentati e tutti coloro che acquistano una prima auto partono dalla quattordicesima classe che decresce in base a una guida virtuosa del conducente;
- Età. Secondo le statistiche i ragazzi con meno di 25 anni sono più propensi a provocare incidenti e per tale motivo le compagnie applicano un sovrapprezzo sul costo finale;
- Conseguimento della patente. Il fattore di rischio costituisce un’aggravante sul preventivo dell’assicurazione.
Come risparmiare sul preventivo dell’assicurazione
Per stipulare una polizza con un buon rapporto qualità-prezzo si può scegliere tra alcune alternative:
– assicurazione familiare. A partire dal 16 febbraio 2020 la Bonus Malus Familiare amplia i vantaggi offerti dalla Legge Bersani. Pertanto, per assicurare la prima auto è possibile ereditare la classe di merito di un veicolo appartenente allo stesso nucleo familiare.
– Legge Bersani. In vigore dal 2007, costituisce tutt’oggi una soluzione economica e vantaggiosa per chi risiede ancora nel nucleo familiare. L’agevolazione, che prevede l’eredità della classe di merito del veicolo della stessa categoria, può essere applicata solo alle polizze stipulate su auto appena acquistate.
– Intestazione dell’auto a un familiare. Quando il conducente non rientra nei parametri previsti dalla Legge Bersani, è possibile scegliere di intestare l’auto a un familiare con opzione di guida libera, in modo da poter estendere la copertura assicurativa anche ad altri soggetti alla guida.
– Polizze dedicate. Alcune compagnie assicurative agevolano i conducenti con un comportamento virtuoso su strada e provvedono alla sospensione della copertura per determinati intervalli di tempo in caso di guida saltuaria.
Come calcolare il preventivo per l’assicurazione
Definite le variabili che condizionano il premio assicurativo, è possibile ad esempio calcolare autonomamente il preventivo per l’assicurazione su realemutua.it, in modo da poter effettuare un confronto consapevole e trovare l’offerta con il miglior rapporto tra qualità e prezzo. Sarà necessario solamente inserire i dati relativi al veicolo che si desidera assicurare, tra cui ad esempio la tipologia, la targa se già presente e i dati anagrafici del proprietario.
Il calcolo del preventivo per l’assicurazione sulla prima auto viene influenzato da diversi fattori, tra cui i Kw, ovvero la potenza effettiva del motore del veicolo. In rete sono disponibili diversi strumenti utili per convertire i Kw in cavalli fiscali e quindi ottenere un riferimento per il premio RC.
Nel calcolo intervengono anche i massimali, cioè l’importo massimo che la compagnia è tenuta a versare in caso di sinistro e di danno a cose o persone. Superato il limite, il conducente è tenuto a versare la somma di tasca propria. La legge impone massimali minimi al di sotto dei quali è impossibile scendere per garantire la liquidazione in caso di incidente. Il premio RC è influenzato anche dalla copertura furto e incendio, dalla garanzia cristalli, dall’assistenza stradale, dall’eventuale assistenza legale e dalla protezione per il conducente.
È importante anche tenere di conto il fatto che, rispetto a qualche anno fa, il premio RC auto non è più detraibile o deducibile dalla dichiarazione dei redditi.
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