Occhiali e tute speciali: i nuovi dispositivi a favore della Sicurezza stradale

Avete sentito parlare delle lenti e delle tute che simulano le percezioni distorte e rischiose prodotte dall’uso di alcol e sostanze stupefacenti? Ecco tutto ciò che occorre sapere sugli occhiali speciali e sui nuovi dispositivi Ford, analizzando gli ultimi dati riguardanti gli incidenti stradali in Italia.

Occhiali e tute speciali per la sicurezza stradale
La sicurezza stradale va in scena in tutta l’Italia e lo fa attraverso azioni finalizzate a indurre gli automobilisti ad attuare comportamenti al volante responsabili e sicuri. Simulatori di guida per auto e/o moto, video informativi, percorsi esperienziali che, grazie all’impiego delle ‘lenti speciali’ e delle ‘Drink Driving Suit, Drug Driving Suit e Hangover Suit’, riproducono lo stato di alterazione psico-fisica in cui ci si ritrova dopo aver esagerato con l’alcol e/o aver assunto sostanze stupefacenti. Moltissime sono le iniziative attuate a favore della sicurezza stradale, in grado di far percepire quali siano i veri pericoli che possono derivare da questo stato d’incoscienza. Anche le Autoscuole italiane si stanno muovendo su questo fronte, mettendo al primo posto la guida sicura e responsabile, con nuovi ‘strumenti didattici a realtà aumentata’ e dispositivi utilizzati nelle lezioni preparatorie all’esame della patente.

 

Occhiali che simulano lo stato di sbronza: come funzionano?

Le lenti dell’ubriacatura ad alcol zero sono diffuse in tutto il mondo e sono state giù utilizzate a scopo didattico in molti Paesi europei, tra i quali la Francia e la Spagna. I partecipanti alle prove devono in un primo momento compiere azioni semplici, quali camminare lungo una linea, sollevare una gamba o degli oggetti; attività successivamente ripetute indossando gli ‘occhiali speciali, in modo tale da percepire la differenza dei propri movimenti in uno stato di evidente alterazione visiva (come nella condizione di tasso di alcol nel sangue compreso fra 0,8 e 1,2 g/l).

 

Autoscuole a favore della tecnologia per la Sicurezza stradale

Molte delle Autoscuole italiane stanno inserendo nei corsi programmi educativi e didattici finalizzati a sensibilizzare i futuri automobilisti alla guida con tasso alcol emico zero. Nuovi orizzonti per l’insegnamento nelle scuole guida che, grazie ad avanzate tecnologie, diventano hi-tech e si avvalgono del supporto di visori ottici e simulazioni 3D per lezioni più efficaci; capaci di portare i futuri automobilisti a confrontarsi con le situazioni più rischiose al volante, svolgendo al meglio le manovre di guida più difficili.

Alcune autoscuole, per sensibilizzare i futuri guidatori, utilizzano particolari ‘occhiali da sbronza’, lenti speciali che deformano e limitano la percezione visiva, in grado di far vivere agli allievi gli effetti distorcenti dell’abuso di consumo alcolico sulle attività e le manovre di guida; proprio per renderli coscienti del pericolo.

 

Ubriachi al volante, senza aver bevuto un goccio

Indossando questi occhiali speciali, si hanno effetti incredibili che simulano lo stato psico-fisico di un autom​_obilista che guida dopo aver assunto alcol oltre il limite consentito. Evidenziamo che, l’uso di queste particolari lenti causa conseguenze deleterie sullo stato di vigilanza al volante, tra le quali:

  • distorsione visiva;
  • rallentamento del tempo di reazione e modifica percettiva della distanza reale;
  • riduzione della visione periferica e/o visione “sdoppiata”;
  • mancanza di equilibrio nella deambulazione.

 

Le tute Ford a favore della Sicurezza stradale

Sulla stessa scia di ‘sensibilizzazione alla sicurezza stradale’ viaggiano le innovazioni firmate Ford, ovvero delle vere e proprie “tute” in grado di simulare le alterazioni sensoriali e cognitive dovute all’assunzione di sostanze stupefacenti: Drink driving suit, Drug driving suit e Hangover suit (create in collaborazione con i ricercatori del Meyer-Hentschel Institute in Germania). Queste, rientrano in un progetto dedicato agli studenti delle scuole superiori, e quindi ai prossimi futuri automobilisti e ai neopatentati.

 

La Sicurezza stradale nelle scuole

Le nuovissime tute Ford, che simulano lo stato di alterazione psico-fisica dovuta all’assunzione di alcol e/o sostanze stupefacenti sono:

  • la Drink driving suit riproduce gli effetti dell’alcol, rallentando i riflessi e annebbiando i sensi, attraverso una speciale maschera che restringe il campo visivo e produce un’immagine sdoppiata e l’uso di fasciature semirigide per ginocchia e gomiti (con pesi asimmetrici che rendono difficile restare in equilibrio);
  • la Drug driving suit simula stati allucinatori con cuffie e occhiali che producono bagliori colorati;
  • la hangover suit crea sensazione di pesantezza corporea (con gilet, polsiere e cavigliere per 17 kg). Effetti luminosi e acustici suscitano emicrania, riproducendo vertigini, spossatezza e difficoltà di concentrazione.

Secondo i test effettuati, con l’uso di questi dispositivi e delle lenti speciali, anche le operazioni più semplici diventano difficili (come inserire la chiave di avviamento). Il tour organizzato da Ford è partito da alcuni licei romani, ma l’iniziativa sarà estesa a diverse scuole di altre città nel corso 2018.

 

Incidenti stradali nel 2017: facciamo un po’ di conti.

Secondo i dati di Polizia Stradale e carabinieri, nei primi dieci mesi del 2017, rispetto allo stesso periodo del 2016, gli incidenti su strada sono diminuiti del 3,3 %, tuttavia, l’aumento del numero delle vittime resta costante e si pone all’1,5 %. Nel solo mese di giugno 2017, gli incidenti mortali hanno colpito 727 persone, contro un valore di 695 vittime dello stesso periodo nel 2016. Un dato che sembra esiguo ma è allarmante perché l’Unione europea chiede una forte riduzione degli stessi incidenti entro il 2020, tale da indurre al dimezzamento del 50 per cento. Per questo motivo negli scorsi mesi c’è stato un forte irrigidimento da parte delle forze di polizia, coadiuvato anche dall’uso maggiore di strumenti di controllo elettronico della velocità al volante, come autovelox o tutor, e di test dell’alcol con l’etilometro.

 

Omicidio stradale: le pene per chi è alla guida in stato di ebbrezza grave

Secondo il Codice della Strada, l’omicidio stradale causato violando le norme stradali è punito con la pena prevista da tempo (da 2 a 7 anni di reclusione). La sanzione penale sale se il conducente responsabile è alla guida in stato di ebbrezza grave: se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 grammi per litro o se è in stato di alterazione psico-fisica, conseguente all’assunzione di sostanze psicotrope o stupefacenti (si rischia da 8 a 12 anni di carcere). E’ punito invece con la reclusione da 5 a 10 anni l’omicidio stradale colposo commesso da conducenti in stato di ebbrezza alcolica media, ovvero con tasso alcolemico compreso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro.

 

Maggiori controlli sulle trasgressioni al volante

Nel corso del 2017, per favorire la sicurezza stradale, sono aumentati i controlli sulla condotta degli automobilisti al volante (secondo la direttiva Minnitti), verifiche su strada che hanno portato al ritiro di ben 38.862 patenti, al decurtamento di punti patente pari a 2,5 milioni e alla pena di 1,7 milioni di multe per violazioni del codice stradale 2017. L’irrigidimento normativo ha prodotto un calo delle trasgressioni legate: all’eccesso di velocità (-16,6%), al mancato uso del casco (-16,6%) e alla guida in stato di ebbrezza (-2,8%). Tuttavia si è rilevato un aumento delle violazioni legate: alla guida con l’utilizzo dello smartphone (+9,7%); alla guida con il mancato uso delle cinture di sicurezza (+8,2%); alla guida sotto l’effetto di sostanze psicotrope o stupefacenti (+4%).

 

Incidenti stradali: quali sono le vittime?

Secondo le ultime statistiche gli ‘indici di mortalità per categoria di utente della strada’ continuano ad evidenziare i rischi più elevati per gli ‘utenti deboli e vulnerabili’, ovvero pedoni, ciclisti e motociclisti, rispetto a quelli di altre modalità di trasporto. Nello specifico, l’indice di mortalità per i pedoni è pari a 2,93 morti ogni 100 investimenti, ovvero più di quattro volte superiore a quello degli passeggeri di autovetture (0,66); mentre il valore dell’indice riferito a motociclisti e ciclisti è circa il doppio. Nel complesso gli utenti vulnerabili rappresentano quasi il 50% dei morti sulle strade.

 

Omicidio stradale e Lesioni gravi: facciamo il punto

L’introduzione della legge sull’Omicidio e lesioni stradali, avvenuta nel marzo del 2016, ha prodotto dei risultati importanti seppur ancora marginali, per un’Italia al volante distratta e irresponsabile. Secondo l’Osservatorio ASAPS, nei primi sei mesi del 2017 la pirateria stradale si è ridotta dell’8,6 per cento, e negli ultimi diciotto mesi i pirati della strada sono calati di oltre il 20%. Meno pirateria stradale dunque, grazie alle pene più severe per chi uccide con l’auto, mentre secondo i dati raccolti da polizia stradale e carabinieri (dal 25 marzo del 2016 – 29 ottobre 2018) 35 sono stati i ‘guidatori arrestati in flagranza dopo incidenti stradali gravissimi’ e altri 576 sono stati denunciati alla magistratura. Inoltre, altri cinque automobilisti sono stati arrestati per lesioni gravi o gravissime al volante e altri 1.124 sono stati denunciati per tale motivazione.

Il dimezzamento dei pirati della strada che si sono dati alla fuga senza prestare soccorso, dopo aver provocato incidenti stradali mortali o con feriti, rappresenta un risultato importante. L’aumento delle pene contro chi ne è responsabile non si è tradotto nell’aumento di casi di guidatori in fuga dopo sinistri gravissimi (pene fino a 18 anni di reclusione). Un grande passo per lo status della ‘sicurezza al volante sulle strade italiane’, anche se il percorso appare ancora in salita.

FONTE: ASAPS MINISTERO DELL’INTERNO

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