Omicidio stradale: in corsa verso la sicurezza al volante!

Lo scorso 23 marzo 2017 la legge n.41 che introduceva i reati di “omicidio stradale e lesioni personali stradali” ha compiuto un anno. Scopriamo insieme i risultati raggiunti in questi mesi riguardo alla stessa, e le ultime novità in ambito di guida responsabile e sicura!

OMICIDIO STRADALE: Un anno dopo la legge
Secondo i dati raccolti dalle forze dell’ordine italiane, in un anno dall’entrata in vigore dei reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali c’è stato un calo delle vittime della strada, scese del 5%, rispetto al 2015 e addirittura del 6,7%, nel periodo compreso tra marzo e dicembre 2016. Un ragionevole successo poiché la tanto contestata norma ha retto la prova dell’equilibrio, spostando, almeno in parte, l’attenzione degli automobilisti verso la guida responsabile e il rispetto della sicurezza stradale.

 

I numeri legati all’introduzione del reato di omicidio stradale…

Secondo i dati raccolti tramite gli incidenti rilevati da Polizia Stradale e Carabinieri ci sono state 87 vittime in meno relativamente al periodo compreso tra il 25 marzo 2016 e il 12 marzo 2017. Nello specifico ci sono stati in questo anno: 52.208 incidenti, di cui 677 mortali e 21.840 con lesioni, mentre i sinistri con soli danni a cose rilevati sono risultati essere 29.691. Sempre le forze dell’ordine segnalano l’arresto per omicidio stradale di ben16 persone. Questo trend positivo vale anche per i primi due mesi del 2017, un miglioramento che seppur lieve è incoraggiante, nonostante l’obiettivo posto dall’Europa ‘di dimezzare vittime e feriti sulla strada entro il 2020’ appare ancora un miraggio.

 

Omicidio stradale: cosa dice la legge?

Secondo l’atto normativo approvato dal Senato per l’omicidio stradale il reato si attua quando si provoca un incidente che causa la morte di una o più persone:
  • guidando in stato di ebbrezza;
  • guidando sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti;
  • a causa di specifiche infrazioni del Codice stradale.

Tale crimine è stato inserito nel Codice Penale nella formula di delitto di omicidio stradale, riguardante l’articolo 589-bis; collocando i conducenti di veicoli a motore la cui condotta irresponsabile costituisca causa di un evento mortale.

 

Omicidio stradale: le pene!

Ricordiamo che secondo il già citato articolo, l’omicidio stradale, causato violando il Codice della Strada, è punito con la pena prevista da tempo (da 2 a 7 anni di reclusione). La sanzione penale sale se il conducente responsabile è alla guida in stato di ebbrezza grave:

  • se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 grammi per litro;
  • se è in stato di alterazione psico-fisica, conseguente all’assunzione di sostanze psicotrope o stupefacenti.

In questa circostanza il conducente rischia da 8 a 12 anni di carcere.
Secondo la legge è punito con la reclusione da 5 a 10 anni l’omicidio stradale colposo commesso da conducenti in stato di ebbrezza alcolica media, ovvero con tasso alcol emico compreso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro. Gli stessi sono considerati ‘autori di particolari comportamenti connotati da imprudenza’.

 

Lesioni personali stradali: quali responsabilità?

La legge n. 41 del 23 marzo 2016 ha introdotto anche il reato autonomo di lesioni personali stradali, la fascia sanzionatoria si differenzia in funzione del tasso alcolemico rilevato e della gravità della violazione. In particolare, secondo il testo normativo, è punito:
  • il conducente in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, che ha provocato lesioni gravi superiori ai 40 giorni, con rischio di vita o con indebolimento permanente di un senso/organo, con la reclusione da 3 a 5 anni; per quelle gravissime (perdita di un senso/arto o organo) da 4 a 7;
  • il conducente con un tasso alcolemico fino a 0,8 g/l o chi causa l’incidente con manovre pericolose. La pena prevede la reclusione da un anno e 6 mesi a 3 anni per lesioni gravi e da 2 a 4 anni per le gravissime;
  • l’investitore che si presenta lucido e sobrio, ma la sua velocità di guida è il doppio del consentito. La pena va da 4 a 8 anni.
  • chiunque guidando non sobrio o non lucido procura lesioni permanenti. La pena prevede la reclusione da 6 mesi a 2 anni.

Nei casi non citati le lesioni stradali gravi sono punite da 3 mesi a 1 anno e le gravissime da 1 a 3 anni.

 

Revoca della patente per omicidio stradale

In caso di condanna o patteggiamento per omicidio o lesioni stradali, anche con la condizionale, è automaticamente revocata la patente. Il diritto di guidare sarà raggiungibile dopo 5 anni nel caso delle lesioni, solo dopo 10 anni nel caso di omicidio stradale “semplice” e 15 anni per tutti gli altri casi; termine elevato fino a 20 se il colpevole ha precedenti per droga ed alcol. Negli episodi più gravi, in cui il conducente fugge dopo l’omicidio stradale, dovranno trascorrere almeno 30 anni dalla revoca della patente.
La patente è inoltre revocata per 5 anni per le lesioni stradali, termine elevato fino a 10 in caso di precedenti per droga ed alcol e a 12 anni in caso di fuga.

 

Omicidio stradale plurimo: le pene

Nel caso in cui chi è al volante causi la morte e le lesioni di una o più persone è previsto un sostanziale aumento della pena: il colpevole di omicidio può rischiare fino a 18 anni di carcere.
La pena è ridotta fino alla metà quando l’omicidio stradale, pur essendoci condotte di guida imprudenti, non sia esclusiva conseguenza dell’azione o dell’omissione del colpevole, in altre parole quando l’incidente è in concorso di colpa con la vittima.
La condanna aumenta se l’autore del reato: non ha ancora conseguito la patente, ha la stessa sospesa/revocata, o se si guida un mezzo senza assicurazione.

 

Omicidio stradale: obbligatorio l’arresto in flagranza di reato e aumento di pena per il conducente in fuga

Nel caso in cui l’abuso di alcol (sopra 1,5gr/litro) sia accompagnato dall’uso di sostanze stupefacenti, sono previsti il raddoppio dei termini di prescrizione e l’arresto obbligatorio in flagranza di reato per i casi più gravi (ebbrezza, droghe, mancato soccorso). Negli altri casi l’arresto è facoltativo.
Se il conducente, responsabile di un omicidio stradale colposo, cerca di fuggire: scatta l’aumento di pena da un terzo a due terzi, e la condanna prevede 5 anni per l’omicidio stradale e 3 anni per le lesioni stradali. Si aggiungono altri inasprimenti nel caso in cui vi è la morte o le lesioni di più persone, oppure se si è alla guida senza patente o senza assicurazione.

 

Educati alla sicurezza stradale dalla nascita!

L’Osservatorio Provinciale Sicurezza Stradale di Reggio Emilia, nato in seno all’Asaps, grazie ad un’intesa con l’Ausl reggiana e il sostegno di Coop Alleanza 3.0 ha organizzato degli incontri trimestrali con le gestanti ed i genitori di bambini in tenera età. Questi appuntamenti hanno l’obiettivo di: far comprendere l’importanza dei dispositivi di ritenuta per i piccoli utenti della strada e illustrare le corrette norme di trasporto oltre che d’installazione di seggiolini e adattatori; dando valore prioritario alla tematica della sicurezza stradale. Tutte le informazioni utili sono disponibili su un sito interamente dedicato alla materia www.sicurezzadeibambini.it.
Questo progetto, insieme a molte altre iniziative e norme attuate in Italia negli ultimi anni, rappresenta un grande passo verso la guida responsabile, affinché la sicurezza stradale diventi una certezza per gli automobilisti del futuro!

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