La direttiva europea dello scorso anno ha penalizzato chi soffre di colpi di sonno, irrigidendo i controlli per quanto riguarda l’idoneità psico-fisica al volante. Scopriamo insieme come ottenere la patente di guida se si è affetti da OSAS, diabete, malattie neurologiche ed epilessia.
Il piacere della guida può essere un privilegio troppo caro per tutti quegli automobilisti affetti da patologie psico-fisiche tra le quali il diabete, la sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno, le affezioni neurologiche e l’epilessia. In questi casi i costi della patente possono essere molto onerosi, in termini economici e di tempo, ma inevitabili per garantire la sicurezza stradale.
Patenti speciali 2017: disabili, diabetici e epilettici.
La normativa riguardante le patenti speciali, rivolte a disabili, diabetici e epilettici, che comprende le patenti AS, BS, CS,DS segue regole più severe, rispetto alle altre categorie. Il rinnovo patente per i diabetici, deve essere effettuato secondo la prescrizione della Commissione Medica Locale, a seguito di una visita specifica. Dopo tale accertamento medico è possibile valutare l’abilità alla guida dell’interessato, in termini di capacità visiva e controllo glicemico, e fissare la durata di validità della patente speciale.
Durata validità della patente di guida per i diabetici
Per quanto riguarda la validità del tesserino rosa, per chi è affetto da diabete, la legge in vigore stabilisce che:
- in caso di terapia con farmaci che possono indurre ipoglicemia grave (insulina): la validità e quindi il rinnovo patente si abbassa a non più di 5 anni, anche per gli ‘infra cinquantenni’ per le patenti A,B,BE. Non più di 3 anni invece per le patenti C,D,DE;
- in caso di terapia solo dietetica e/o farmaci che non inducono a ipoglicemie, il limite massimo di durata può essere determinato secondo i normali limiti di legge previsti riguardo all’età.
Le spese che si devono sostenere per effettuare gli esami necessari per il rinnovo della patente se si è affetti da diabete sono annuali. I costi degli stessi vanno dalle 50 alle 150 euro per certificati medici e visite, ai quali si sommano le inevitabili attese per i procedimenti burocratici.
Patente e Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno
Dopo l’entrata in vigore della direttiva europea n. 2014/85/UE in Italia sono aumentate le misure di controllo per tutti i “potenziali” conducenti di veicoli a motore con sospetta OSAS (Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno). Il provvedimento normativo, entrato in vigore il 28 gennaio dello scorso anno, vieta il rilascio e il rinnovo della patente a persone che soffrano di “OSAS”, la Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno e prevede moltissime restrizioni.
Sindrome da apnee ostruttive: cosa fare per guidare!
Nel caso in cui si sospetti una sindrome da apnee ostruttive, il dottore che compie la visita medica per la patente deve indirizzare il soggetto verso la Commissione Medica Locale; quest’ultima autorizzerà il rilascio della patente solo nel caso in cui il soggetto dimostri un ‘adeguato controllo della sintomatologia presentata, con un relativo miglioramento della sonnolenza diurna’. E’ quindi necessario, per chi soffre di OSAS di grado moderato o grave, sottoporsi a esami specifici e a un percorso di cura adeguato, per conseguire e conservare la patente, ma soprattutto per migliorare la qualità della propria vita.
Patente non rinnovata per disturbi del sonno da apnee ostruttive notturne
Secondo la già citata direttiva europea ‘la patente di guida non deve essere né rilasciata né rinnovata’ a candidati o conducenti affetti da disturbi del sonno, causati da apnee ostruttive notturne. Secondo il testo normativo tali disturbi determinano, infatti, una ‘grave e incoercibile’ sonnolenza diurna, che riduce drasticamente la capacità di attenzione al volante; entrando quindi in conflitto con la sicurezza stradale.
OSAS e validità della patente di guida 2017
Chi soffre di OSAS (Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno) subisce inevitabilmente una riduzione della validità della patente di guida. In particolare la sua durata scende:
- a un anno, per i conducenti del gruppo 2 – veicoli di categorie C e D;
- a tre anni, per i conducenti del gruppo 1 – veicoli di categorie A e B.
I tempi di validità del tesserino rosa sono così ridotti per favorire una vigilanza continua sul rispetto delle cure.
Patente 2017 e malattie neurologiche
Secondo la legge in vigore la ‘patente di guida non può essere rilasciata né rinnovata a candidati o conducenti colpiti da gravi affezioni neurologiche (tali da essere incompatibili con la sicurezza alla guida). La commissione medica locale, avvalendosi dell’esito di una visita specialistica, presso strutture pubbliche, può autorizzare la guida solo in condizioni di miglioramento delle capacità funzionali del conducente (a livello sensoriale, motorio e del trofismo muscolare).
In tali casi, gli interessati devono dimostrare di essere in grado di attivare, in condizioni di sicurezza, i comandi del veicolo della categoria per la quale richiedono il rilascio o il rinnovo di validità della patente. Tale periodo di validità non può superare i due anni.
Epilessia e idoneità alla guida
Le crisi epilettiche o le altre alterazioni improvvise della coscienza sono un pericolo grave per la sicurezza stradale. In Italia la legge stabilisce che i ‘soggetti considerati inclini all’epilessia’ valutati dalla Commissione Medica Locale, possono ottenere:
- il rilascio della patente di guida per le sole categorie A e B, purché non vi siano crisi da almeno due anni, indipendentemente dall’assunzione di farmaci;
- la validità della patente, per un periodo non superiore ai due anni, sostenendo un’apposita visita neurologica.
Qualora in 10 anni essi non abbiano avuto crisi epilettiche, possono essere esonerati dall’obbligo di revisione biennale della patente. La normativa afferma inoltre che la patente di guida per le categorie C-D-E non può essere rilasciata né confermata a chi è affetto da epilessia.
Seguici sui social