Il Nuovo Codice della Strada: una svolta necessaria per la Sicurezza Stradale in Italia

codice della strada

Dall’ergastolo della patente alla regolamentazione dell’uso dei monopattini elettrici, sono solo alcune delle novità che potrebbero essere introdotti nel Codice della strada 2023.

Il disegno di legge proposto dal Ministro Salvini, è stato discusso dal Consiglio dei Ministri martedì 27 giugno, dando il via libera ad una riforma completa del Codice della Strada italiano. L’allarmante aumento degli incidenti stradali e il crescente numero di vittime, ha reso la proposta legislativa attuale, richiamando l’attenzione sul tema della Sicurezza Stradale. 

La situazione attuale

Nonostante l’introduzione, nel 2016, del reato di omicidio stradale, previsto dall’articolo 589 bis del codice penale, il numero di vittime non solo non si è ridotto, ma ha registrato un costante aumento.

Secondo un recente report dell’Associazione Amici e Sostenitori della Polizia Stradale (ASAPS), nel 2022 si sono registrati ben 2.900 decessi a causa di incidenti stradali. Solo nel periodo compreso tra l’inizio dell’anno e il 18 giugno, sono stati riportati 173 pedoni uccisi e 73 ciclisti vittime di incidenti. 

Questi dati preoccupanti mettono in luce l’urgente necessità di adottare misure più efficaci per garantire la sicurezza e la vita di tutti gli utenti della strada.

Le novità del Codice della strada

Il nuovo disegno di legge presentato dal Ministro Salvini rappresenta un passo fondamentale verso l’affronto di questa problematica. La proposta di riforma tocca diversi aspetti critici del Codice della Strada, mirando ad una revisione completa al fine di migliorare la prevenzione degli incidenti e ridurre il numero di vittime.

Tra le principali disposizioni proposte vi è l’introduzione di norme più rigorose per i conducenti negligenti o pericolosi, l’incremento delle sanzioni per coloro che commettono gravi reati stradali, l’implementazione di controlli più severi e una maggiore promozione di campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale.

1 – Novità per i Monopattini elettrici

Come previsto, sono arrivate delle regolamentazioni sull’utilizzo dei monopattini elettrici, introducendo diverse disposizioni per garantire la sicurezza e il rispetto delle norme stradali.
Tra queste troviamo l’obbligo di frecce e freni su entrambe le ruote e l’installazione di una targa identificativa del mezzo che dovrà essere adesiva, plastificata e non rimovibile. 

Il limite di velocità nelle aree pedonali è stabilito ad un massimo di 6 km/h e di 50 km/h sulle strade urbane, con divieto di circolare contromano su tutte le strade e divieto di circolazione e sosta sui marciapiedi. Introdotto anche l’obbligo di casco per i minorenni che presto verrà estesa a tutti i conducenti e l’obbligo di stipulare un’assicurazione per la responsabilità civile verso terzi. Per quanto riguarda i servizi di monopattini in sharing, i gestori sono obbligati ad installare sistemi di sicurezza che impediscono la circolazione nelle aree vietate. 

2 – Limiti per i neopatentati

Si estende il divieto di guidare auto di grossa potenza per i neopatentati fino al raggiungimento di 3 anni di patente, anziché 1 anno come previsto oggi.
In particolare non sarà possibile guidare:

  • auto a motore termico con potenza specifica superiore a 55 kW/t – riferita alla tara – e potenza massima pari o superiore a 70 kW.
  • autovetture elettriche/ibride plug-in con potenza specifica superiore a 65 kW/t (riferita alla tara ma comprensiva del peso della batteria).
  • autoveicoli con potenza specifica riferita alla tara superiore a 55 kW/t, se diversi da quelli con potenza specifica.

Il divieto è valido per tutte le patenti B conseguite dopo l’entrata in vigore del provvedimento e non sarà retroattiva. 

Dovrebbero essere però mantenute alcune eccezioni attuali, in particolare per:

  • Veicoli al servizio di persone con disabilità, presenti a bordo, muniti di contrassegno.
  • Conducente accompagnato da una persona con età inferiore o pari a 65 anni, con almeno di 10 anni di patente, al suo fianco in qualità di istruttore.

3 – Guida sotto effetto di droghe o alcool

Aumenteranno le sanzioni per chi verrà sorpreso alla guida sotto effetto di sostanze stupefacenti o alcool, anche senza aver provocato incidenti. Chi è stato già condannato per guida in stato di ebbrezza, non potrà mettersi al volante con tasso alcolemico superiore a 0 g/l. In alternativa, nei due o tre anni di divieto, sarà possibile guidare solo dopo aver installato sul veicolo l’alcolock, un dispositivo che impedisce l’avvio del motore in caso di rilevamento di un tasso alcolemico superiore al limite. Il dispositivo, che dovrà essere regolamentato dal ministero delle Infrastrutture, dovrà essere installato a spese del conducente.

4 – Ergastolo della patente

Per chi provocherà incidenti e infrazioni gravissime sotto effetto di alcol e droga, verrà predisposto la sospensione perpetua della licenza di guida, il cosiddetto ergastolo della patente, che è tra le più importanti novità del nuovo Codice della Strada.

5 – 12 ore di guida obbligatorie per l’esame della patente

Per poter sostenere l’esame pratico della patente sarà necessario sostenere minimo 12 ore di guida obbligatorie, non più 6 come previsto dall’attuale codice della strada. Per alcune gravi violazioni del Codice della strada, verrà introdotta la sospensione automatica della patente senza necessità di approvazione da parte del giudice di pace. Le sospensioni saranno determinate in base al numero di punti posseduti sulla patente: 7 giorni coloro che hanno tra 10 e 19 punti, 15 giorni coloro che hanno tra 1 e 9 punti.

6 – Crediti formativi per corsi di sicurezza stradale

Gli studenti di scuole secondarie superiori e università avranno diritto a crediti formativi per corsi extracurricolari sulla sicurezza stradale. Questo apre un importante capitolo nell’educazione alla sicurezza stradale nelle scuole, incentivando la partecipazione dei ragazzi ai corsi di guida sicura sensibilizzandoli sull’argomento.

Il disegno di legge apre, dunque, ad importanti innovazioni all’interno del Codice della strada, punendo severamente comportamenti alla guida che generano alta incidentalità.

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