Lanciato il Piano Energetico Nazionale che porterà l’Italia a dire addio al carbone nel 2025. Le nuove abitazioni saranno predisposte obbligatoriamente all’installazione d’impianti di ricarica per le auto elettriche. Ecco le caratteristiche delle colonnine e tutte le novità in arrivo.
Il Governo italiano lancia un ‘piano di azione’ per accelerare e gestire adeguatamente il cambiamento del sistema energetico: arriva la Strategia energetica nazionale che prevede 175 miliardi per la crescita sostenibile, di cui 30 per reti e infrastrutture di gas ed elettrico, 35 per fonti rinnovabili e 110 per l’efficienza energetica. Oltre l’80% degli investimenti è quindi diretto a incrementare la sostenibilità del sistema energetico, si tratta di settori a elevato impatto occupazionale ed innovazione tecnologica. Il piano strategico prospetta inoltre una forte accelerazione verso l’uscita completa dal carbone nel 2025 e lo svecchiamento totale del parco auto italiano.
Novità auto: come modernizzare il parco circolante?
Cambiare si può anche in Italia, se la posta in palio è molto alta, quale la sostenibilità ambientale e il ripristino di tutto il sistema energetico, cambiare si deve. Il premier Paolo Gentiloni, il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda e il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti hanno presentato gli scorsi giorni la Strategia energetica nazionale, in una conferenza tenuta a Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri. Il Piano presentato, secondo il pensiero dei ministri, raggiungerà l’obiettivo dell’abbandono del carbone solo attraverso l’ammodernamento di tutto il comparto auto e soprattutto con l’appoggio e la collaborazione di Regioni e Comuni. La rivoluzione nel campo della mobilità e quindi lo svecchiamento del parco circolante, richiede importanti risorse finanziarie, capaci di sostenere il passaggio verso modelli auto a gas, elettrici e ibridi.
Cinque milioni di auto elettriche nel 2030!
Mobilità sostenibile a tutto spiano! La strategia proposta a livello ministeriale e in particolare esposta dal ministro dell’Ambiente Galletti prevede entro il 2030 un numero di macchine elettriche pari a quasi 5 milioni. Un traguardo importante che richiede soluzioni finanziarie che sostengano tale rinnovamento.
Obbligo di ricarica per le auto elettriche nelle nuove case
Secondo le attuali disposizioni normative tutte le amministrazioni locali dovrebbero inserire una norma nel proprio regolamento edilizio che vincola gli edifici residenziali e non, sopra i 500 metri quadri e di nuova costruzione (tranne gli edifici pubblici), alla predisposizione di infrastrutture elettriche per la ricarica auto. Nello specifico, il vincolo di installare la presa per veicoli elettrici, dovrebbe essere predisposto nei regolamenti edilizi di tutte le realtà istituzionali italiane. Tuttavia, consultando i siti dei capoluoghi di Regione, solo Milano, Torino, Bologna e Campobasso si presentano conformi all’importante provvedimento, che scade invece a fine 2017, in particolare entro il prossimo 31 dicembre. La pena prevista per l’inadempienza è il mancato rilascio del titolo abilitativo (secondo il Testo unico dell’edilizia).
Evidenziamo che in Italia già il Dl 83/2012 aveva indicato il 1° giugno 2014 come data ultima entro cui i Comuni avrebbero dovuto prevedere nei regolamenti edilizi la norma sulle colonnine di ricarica, obiettivo poi posticipato alla fine del 2017.
Obbligo colonnine di ricarica auto elettriche: le norme Ue
La regola che presuppone l’adeguamento nei regolamenti edilizi di tutte le realtà istituzionali italiane, rispetto all’obbligo di colonnine di ricarica auto elettriche, deriva dal Dlgs 257/2016 che ha modificato il Testo unico edilizia (articolo 4 del Dpr 380/2001 ). Tale norma, attua la direttiva europea 2014/94/Ue stabilendo i requisiti minimi in materia di realizzazione di infrastrutture per i combustibili alternativi (inclusi i punti di ricarica per i mezzi elettrici). In caso di mancato adeguamento, il Testo unico edilizia prevede che le Regioni facciano decadere i titoli edilizi rilasciati per i relativi immobili.
Ricarica per auto elettriche: quali abitazioni hanno l’obbligo?
l Dlgs 257/2016 dà indicazioni specifiche rispetto alla ricarica per auto elettriche. L’articolo 4 prevede l’obbligo di installare colonnine di ricarica per:
- tutti gli edifici non residenziali di nuova costruzione di superficie superiore a 500 metri quadri;
- edifici residenziali di nuova costruzione con almeno 10 unità abitative;
- fabbricati già esistenti sottoposti a ristrutturazione edilizia di primo livello (cioè soggetti a un intervento che coinvolga almeno il 50% della superficie lorda e l’impianto termico).
Evidenziamo che per gli edifici residenziali nuovi, composti di almeno 10 unità abitative, il numero di parcheggi e box auto con la colonnina non deve essere inferiore al 20% del totale. Le infrastrutture e le colonnine di ricarica auto elettriche devono consentire la connessione di un veicolo per ogni parcheggio coperto o scoperto, o per ogni box-auto dell’immobile.
Quali caratteristiche devono avere le colonnine per auto elettriche?
Le colonnine di ricarica auto elettriche sono un servizio misurabile: l’accesso alla ricarica, si fa con tessere magnetiche individuali. In particolare in condominio è possibile ripartire le spese sulla base degli effettivi consumi. Nel caso di singole proprietà, anche se in condominio, se l’allacciamento elettrico per lo spazio garage è comune, è possibile installare un contatore, procedendo ogni anno con la lettura dei consumi, da comunicare all’amministratore (come avviene solitamente per il riscaldamento con le termo-valvole).
Auto elettriche, i modelli e le tecnologie rivoluzionarie
Poche amministrazioni tra le principali città in Italia hanno già messo in atto le procedure di adeguamento dei propri regolamenti edilizi. Come anticipato poche righe fa, il termine scatta il 31 dicembre. In particolare, Milano Bologna, Torino e Campobasso hanno inserito regole sulla obbligatorietà di predisporre punti di ricarica nelle abitazioni, rispondendo positivamente alla rivoluzione green in atto; mentre la maggioranza dei regolamenti edilizi pubblicati sui portali dei Comuni risultano ancora privi di quest’adeguamento.
Entro 3 anni dalla Norvegia all’Italia con l’auto elettrica, al via la rete di colonnine nelle autostrade
La Commissione Europea ha dato il via libera al progetto per la realizzazione di una rete europea composta da ‘180 stazioni di rifornimento veloce’ che attraverserà ben 8 paesi, tra i quali l’Italia. Entro il 2020 potrebbe essere possibile viaggiare dall’Italia sino alla Norvegia utilizzando un’auto elettrica, grazie alla realizzazione di un vero ‘corridoio verde’ con stazioni di ricarica ultra-rapida collocate lungo le autostrade. Il progetto, finanziato dalla Commissione Europea (programma CEF) con 10 milioni di euro, vede protagoniste le società E.ON e Clever. La prima è un operatore internazionale nel settore energetico e dell’e-mobility, la seconda è un provider danese di servizi per la mobilità elettrica. Si prospettano rilevanti avanzamenti tecnologici in tutti i settori, in particolare nel comparto dell’industria automobilistica sempre pronta a lanciare sul mercato nuovi modelli di veicoli elettrici.
FONTE: ANSA – Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
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