“Prendere la patente b” è il primo obiettivo da raggiungere per la maggioranza dei neo-diciottenni, ma come scegliere la strada migliore da percorrere? Valutiamo insieme i costi, i tempi, la documentazione necessaria e tutte le condizioni dell’una o dell’altra scelta.
Essere al volante di un’automobile e poter decidere da soli dove andare e quando tornare è il sogno di tutti i giovani. Esso comporta sicuramente una buona dose di entusiasmo, ma “in primis” un certo impegno economico e un po’ di tempo libero, da dedicare esclusivamente allo studio e all’esercitazione sui quiz. Valutati questi presupposti, e avendo scelto di lanciarsi in questa sfida, le strade da percorrere sono due: prendere la patente da privatista o iscriversi a un’autoscuola.
Scegliendo la patente da privatista è possibile avere i seguenti vantaggi:
- abbattimento costo scuola guida (700/850 euro circa, a discrezione dell’autoscuola);
- inferiori spese patente da privatista (150/350 euro circa di risparmio);
- gestione autonoma del tempo di studio e degli esercizi sui quiz (seguendo le lezioni sul web, studiando dal manuale patente online ed esercitandosi sull’app);
Tra gli svantaggi invece segnaliamo l’obbligo di provvedere a:
Documenti per la motorizzazione
Informarsi per la procedura patente da privatista presso gli Uffici postali e/o della Motorizzazione, compilare e consegnare agli stessi:
- la domanda sul modulo “TT2112” per iscrizione motorizzazione con i relativi versamenti effettuati (3 bollettini ritirabili o alla Motorizzazione o in Autoscuola, pagabili normalmente solo presso gli uffici Postali);
- un certificato medico anamnestico del proprio medico di famiglia, con il quale è possibile conseguire un secondo certificato in marca da bollo, da allegare a una fototessera, + 2 fotocopie dello stesso (tale certificato deve essere rilasciato da un medico abilitato di cui all’art. 119 del Codice della Strada e non anteriore a 3 mesi);
- 2 fotocopie integrali del documento d’identità valido e la certificazione per la prenotazione dell’esame guida.
- e foto da consegnare per la procedura patente da privatista sono in totale 4, una la si deve porre sul certificato medico e le altre 3 si devono consegnare alla motorizzazione.
Documenti patente cittadini extracomunitari
Per i cittadini extracomunitari vige l’obbligo di esibire, presso gli uffici della Motorizzazione, il permesso di soggiorno o la carta di soggiorno in originale e in corso di validità, sia al momento dell’iscrizione che in occasione dell’esame di teoria e di guida. In più gli stessi devono consegnare 2 fotocopie di tale permesso.
Costi patente da privatista
Il privatista deve supportare: i costi per l’iscrizione motorizzazione (56 euro circa per i 4 versamenti da effettuare); i costi delle 6 lezioni di guida obbligatoria con un istruttore autorizzato (15 euro circa cad.1/2 ora); le spese per la prenotazione dell’esame di guida (25 euro circa); i costi della visita medica e del relativo certificato rilasciato dal medico (30 euro + 25 euro circa); il costo manuale patente b (che potrebbe essere azzerato consultando il manuale patente on-line) e quello dell’automobile a doppi comandi (costo €. 100/130 euro circa).
Rileviamo che per il privatista è possibile effettuare solo l’esame di teoria, mentre per svolgere l’esame di guida vi è l’obbligo di iscrizione in un’autoscuola (costo €. 200/400 euro circa, a discrezione della scuola); proprio per adempiere alle 6 lezioni di guida obbligatoria con un istruttore autorizzato. Prima di decidere se prendere la patente b da privatista o in autoscuola, sarebbe utile informarsi sui vantaggi che l’iscrizione iniziale alla stessa potrebbe portare.
Tempi patente da privatista
Come abbiamo già detto la gestione del tempo per chi prende la patente da privatista è completamente libera, ma senza un buon metodo, studiare per la patente da soli, potrebbe essere complicato. Non avendo un calendario settimanale prestabilito si potrebbe rinviare lo studio e saltare argomenti, con il rischio di avere dubbi e lacune. Ricordiamo inoltre che l’esame per la patente b deve essere svolto entro sei mesi dalla data di presentazione della domanda (art. 122 del Codice della Strada) tenendo ben presente che non sono consentite più di due prove di teoria.
L’esame di guida deve essere fatto con una macchina con doppi comandi e un istruttore a bordo, questo impone al privatista, che abbia superato l’esame di teoria e ritirato il foglio rosa, di pagare un bollettino in più per modificare tale foglio (che passerebbe da privatista ad autoscuola); il foglio rosa gli è dunque sottratto per qualche giorno, fino alla stampa di quello nuovo.
Prepararsi all’esame pratico da privatista
Se si supera l’esame patente teorico da privatista si acquisisce il cosiddetto “foglio rosa”, ovvero l’autorizzazione all’esercizio della guida accompagnata. E’ indispensabile per il privatista: cercare un amico o un familiare in possesso di una patente valida e che sia disponibile a seguire le esercitazioni; trovare una zona adatta e a traffico limitato per le prove di guida; procurarsi un’automobile doppi comandi, auto idonea all’esame patente.
Vantaggi del prendere la patente b iscrivendosi ad un’autoscuola
L’iscrizione ad un’autoscuola porterebbe a: evitare sprechi di tempo per la ricerca del materiale di studio, per la prenotazione della visita medica e per i documenti per l’iscrizione alla motorizzazione (manuale patente, documentazione tecnico/legale per la motorizzazione, iscrizione esame di teoria e di pratica); intraprendere un percorso di apprendimento lineare e minuzioso (lezioni costanti e possibilità di chiedere delucidazioni sugli argomenti complessi, evitando incertezze e vuoti); avere la possibilità di comprare un pacchetto completo proposto dall’autoscuola, senza dover aggiungere lezioni di guida in caso di difficoltà del privatista nella prova pratica.
Occorre inoltre evidenziare che le lezioni di scuola guida si tengono due o tre volte a settimana, e durano 40 minuti circa. E’ un impegno costante, che richiede concentrazione, ma essendo “guidato” vi obbliga ad esercitarvi acquisendo gradualmente sicurezza e padronanza dell’automobile.
In caso di bocciatura esame di teoria patente b
Evidenziamo che in caso di bocciatura è possibile ripetere l’esame guida patente a quiz a distanza di un mese. Nel caso di bocciatura doppia, occorrerebbe ripresentare la domanda d’iscrizione con i elativi allegati e i nuovi versamenti.
Se dunque la scelta della patente da privatista vi dovesse portare a un primo fallimento, non perdetevi d’animo e abbiate il coraggio di ritentare l’esame patente, cambiando strategia e iscrivendovi a un’autoscuola.
In caso di bocciatura esame guida
Nell’eventualità di bocciatura all’esame guida è possibile ripetere la prova pratica a distanza di un mese. In questo intervallo temporale, se il foglio rosa è ancora valido, è essenziale esercitarsi. In caso di doppia bocciatura sarà però necessario ripresentare la domanda d’iscrizione, ovvero ripetere tutta la procedura per ottenere la patente b, rifare l’esame a quiz e richiedere il foglio rosa.
Scegli con la tua testa
Come ampiamente dimostrato “prendere la patente” è un impegno importante e non solo dal punto di vista economico. A conti fatti e valutando bene ognuna delle condizioni sopra esposte, scegliere se iscriversi ad un’autoscuola o prendere la patente da privatista appare molto più semplice e immediato.
In entrambi i casi, è possibile consultare il manuale patente on-line, seguire le lezioni sul web ed esercitarsi sui quiz patente b difficili e non, scaricando l’app o registrandosi sul sito in ogni momento.
Valutate dunque le vostre predisposizioni naturali ed esigenze pratiche senza alcun timore e con grande onestà. Raggiungere diciotto anni significa assumersi le proprie responsabilità rispetto alle scelte fatte e tornare indietro nel caso di errore. Scegliete con la vostra testa, e ricordate sempre che ognuno è artefice del proprio destino!
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